ed. 2006 - 16€ pp. 191
ed. 2008 - 9€ pp. 210
Quarta di copertina:
Per capire veramente il mondo in cui viviamo, e quello in cui vivranno i nostri figlia, bisogna capire l'energia. Non più argomento riservato agli specialisti, essa è diventata e diventerà sempre più il motore di cambiamento e chiave di lettura della nostra vita sociale, politica e privata.
Scritto in modo scorrevole, sotto forma di dialogo, questo nuovo libro di Piero Angela e Lorenzo Pinna entra nel vivo dei grandi problemi dell'energia: il “picco” del petrolio (ormai non lontano), l'esplosione dei consumi e dei consumatori nel mondo, la dipendenza dal Medio Oriente, i grandi giochi dietro il barile del greggio, le riserve di gas, le nuove prospettive del carbone, i problemi energetici dell'Italia, la reale portata delle rinnovabili, il nucleare, i rigassificatori, i tempi e i costi delle riconversioni, i rischi del non agire.
La sfida del secolo è anche un'opera di forte impronta civile, infatti intende lanciare un appello ai politici, ai mezzi di comunicazione e ai cittadini perché affrontino con un'urgenza prioritaria una questione che è strettamente legata anche al destino della nostra economia.
Un libro unico nel suo genere per completezza e semplicità, che si appresta a diventare un vero classico della divulgazione. Uno strumento necessario per comprendere a fondo il presente e il futuro prossimo, quello in cui i ragazzi di oggi diventeranno adulti.
Secondo noi:*
Quarta di copertina:
Per capire veramente il mondo in cui viviamo, e quello in cui vivranno i nostri figlia, bisogna capire l'energia. Non più argomento riservato agli specialisti, essa è diventata e diventerà sempre più il motore di cambiamento e chiave di lettura della nostra vita sociale, politica e privata.
Scritto in modo scorrevole, sotto forma di dialogo, questo nuovo libro di Piero Angela e Lorenzo Pinna entra nel vivo dei grandi problemi dell'energia: il “picco” del petrolio (ormai non lontano), l'esplosione dei consumi e dei consumatori nel mondo, la dipendenza dal Medio Oriente, i grandi giochi dietro il barile del greggio, le riserve di gas, le nuove prospettive del carbone, i problemi energetici dell'Italia, la reale portata delle rinnovabili, il nucleare, i rigassificatori, i tempi e i costi delle riconversioni, i rischi del non agire.
La sfida del secolo è anche un'opera di forte impronta civile, infatti intende lanciare un appello ai politici, ai mezzi di comunicazione e ai cittadini perché affrontino con un'urgenza prioritaria una questione che è strettamente legata anche al destino della nostra economia.
Un libro unico nel suo genere per completezza e semplicità, che si appresta a diventare un vero classico della divulgazione. Uno strumento necessario per comprendere a fondo il presente e il futuro prossimo, quello in cui i ragazzi di oggi diventeranno adulti.
Secondo noi:*
Rispetto ai soliti libri sul tema, questo si sofferma molto su un aspetto spesso trascurato, ovvero gli effetti, non solo economici, ma anche sociale e culturali, che la disponibilità di energia ha comportato e le conseguenze che potrebbero derivare da una sua scarsità.
Certo gli scenari che si prospettano sono sempre inseriti in una cornice di sistema invariato. Per intenderci, non è un libro sulla decrescita (tanto meno felice). Anche se parla di riduzione di consumi, di sprechi, ma tutto in un accezione di efficienza tecnica, che non meraviglia affatto nel padre della divulgazione scientifica italiana.
Per quel che concerne la trattazione dei vari capitoli sulle energie, il libro appare molto equilibrato, anche se, ad un occhio sensibile, alcune pecche possono saltare agli occhi. Una per tutte, si fa un accenno ai costi ambientali della produzione di energie rinnovabili (insomma, l'inquinamento dovuto alla produzione dei vari sistemi), mentre si tace completamente sugli elevati costi indiretti legati al nucleare. Diversi studi hanno posto l'accento sull'impatto ambientale di tutte quelle attività (estrazione, frantumazione, arricchimento, trasporto, costruzione centrali) che sono fortemente impattanti.
Forse un accenno alle potenzialità dalle smart-grid ed al contributo che le rinnovabili possono dare in questo settore, ed in generale parlare di produzione “decentrata” di energia poteva essere fatto. Ma forse sarebbe stato chiedere troppo per un libro che comunque inizia ad avere ormai 4 anni.
E' un testo divulgativo, quindi troviamo poco linguaggio tecnico, molti esempi ed in più, la forma del dialogo (c'è un finto interlocutore che pone domande e gli autori che rispondono), snellisce e rende facilmente fruibile il testo. Certo, alcuni punti vanno presi per buoni a prescindere o vanno approfonditi da soli.
In definitiva, un testo consigliato a chi si sente orfano di Quark e vuole approcciarsi al tema energia in maniera equilibrata, divulgativa e da un punto di vista più ampio che abbraccia anche gli aspetti culturali legati al tema.
Certo gli scenari che si prospettano sono sempre inseriti in una cornice di sistema invariato. Per intenderci, non è un libro sulla decrescita (tanto meno felice). Anche se parla di riduzione di consumi, di sprechi, ma tutto in un accezione di efficienza tecnica, che non meraviglia affatto nel padre della divulgazione scientifica italiana.
Per quel che concerne la trattazione dei vari capitoli sulle energie, il libro appare molto equilibrato, anche se, ad un occhio sensibile, alcune pecche possono saltare agli occhi. Una per tutte, si fa un accenno ai costi ambientali della produzione di energie rinnovabili (insomma, l'inquinamento dovuto alla produzione dei vari sistemi), mentre si tace completamente sugli elevati costi indiretti legati al nucleare. Diversi studi hanno posto l'accento sull'impatto ambientale di tutte quelle attività (estrazione, frantumazione, arricchimento, trasporto, costruzione centrali) che sono fortemente impattanti.
Forse un accenno alle potenzialità dalle smart-grid ed al contributo che le rinnovabili possono dare in questo settore, ed in generale parlare di produzione “decentrata” di energia poteva essere fatto. Ma forse sarebbe stato chiedere troppo per un libro che comunque inizia ad avere ormai 4 anni.
E' un testo divulgativo, quindi troviamo poco linguaggio tecnico, molti esempi ed in più, la forma del dialogo (c'è un finto interlocutore che pone domande e gli autori che rispondono), snellisce e rende facilmente fruibile il testo. Certo, alcuni punti vanno presi per buoni a prescindere o vanno approfonditi da soli.
In definitiva, un testo consigliato a chi si sente orfano di Quark e vuole approcciarsi al tema energia in maniera equilibrata, divulgativa e da un punto di vista più ampio che abbraccia anche gli aspetti culturali legati al tema.
*nb. la recensione è riferita all'edizione del 2006
Nessun commento:
Posta un commento